HA ANCORA SENSO INDEBITARSI FINO AL COLLO PER APRIRE UN BAR?

Ciao Barista, prima di tutto mi interessa sapere il tuo pensiero in merito, secondo te, ha ancora senso indebitarsi fino al collo per aprire un bar?

In questo articolo cerco di esporti il mio pensiero totalmente personale,

cominciamo con il dire che non esiste una risposta giusta a questa domanda,

forse l’unica risposta che dovrebbe accomunare tutti è quella di non essere sovraesposti, cioè non rischiare più del dovuto.

Partendo dal presupposto che l’azienda è un rischio che si fa con denaro, per me è normale che si possa ricorrere ad un debito, è giusto,

si sfrutta la leva finanziaria per cercare di creare un’azienda che frutti e che duri di più del debito che abbiamo contratto.

Chiaramente come detto in precedenza, ognuno deve ragionare con la propria propensione al rischio e con la propria tasca,

rischiare eccessivamente non va bene, anche il rischio deve essere ponderato.

Ha ancora senso indebitarsi fino al collo per aprire un bar?

Rileggendo questa domanda una problematica che mi viene in mente si trova nell’ultima parte: “un bar”,

quindi se rimaniamo la domanda posta in questo modo dico che è da folli oggi indebitarsi fino al collo per aprire un bar.

Si esatto hai capito molto bene,

è veramente da pazzi credere di aprire un locale uguale a circa 150.000 in tutta Italia e pensare di creare un’azienda florida che abbia un valore sul mercato.

Se sei un lettore del nostro blog probabilmente avrai letto un articolo che diceva:

Sogno un mondo senza bar

Ecco il motivo è proprio questo, sarebbe bello e sicuramente molto più intelligente avere locali che fanno tutte cose diverse,

cioè che sono focalizzati su un servizio o prodotto diverso da tutti gli altri.

Vediamo un po’ come avviene l’apertura di un bar in Italia, nella maggior parte dei casi.

Chiaramente ogni storia è a sé, ma cercherò di generalizzare il più possibile.

Di solito, chi decide di aprire un bar nella maggior parte dei casi è un barista,

che pensa di poter far meglio del proprio titolare del momento, e quindi decide di mettersi in proprio,

sappiamo tutti che tanti si improvvisano, ma voglio sperare siano la minoranza.

A questo punto inizia la fase della raccolta di capitali, molto spesso intervengono i parenti,

che chiaramente danno il loro aiuto, oppure si ricorre a prestiti, mutui grazie alle banche.

Durante questa fase di solito si è già individuato o il locale da acquisire o il locale da fare da zero.

Una volta che dal punto di vista finanziario è entrato denaro in cassa, si parte con gli arredamenti, e con le modifiche, quindi tutti gli artigiani, e i lavoratori che si devono far coincidere,

solo chi ha aperto un bar sa di cosa sto parlando, chiaramente tutto questo va fatto anche in velocità, altrimenti quando inizia a rientrare denaro in cassa?

Chiaramente in questa fase c’è anche la burocrazia da smaltire, ma preferisco evitare l’argomento, altrimenti ci facciamo solo il fegato amaro.

Una volta completato il locale si parte con l’approvvigionamento dei prodotti, che nella maggior parte dei casi sono acquisti standard di marchi più o meno conosciuti,

normalmente questo avviene in base alle proprie conoscenze o del prodotto o delle persone,

ad esempio, si conosce il commerciale di quell’azienda perché ci serviva quando lavoravamo come dipendenti nell’altro bar.

Ora a questo punto siamo pronti per l’apertura, abbiamo assunto le persone che ci servivano per coprire tutte le ore, ora bisogna solo lavorare ed incassare.

Ha ancora senso indebitarsi fino al collo per aprire un bar?

A questo punto cosa succede?

Ecco, a questo punto succede che inizi a ritagliarti la tua fetta di clientela, questo chiaramente in base alla tua bravura nel farli ritornare.

Il problema è che questa è una clientela che può facilmente sostituirti con un tuo concorrente in qualsiasi momento, perché alla fine dei conti il tuo è un altro bar uguale agli altri.

Questo sai cosa significa?

Che la tua è un’azienda a rischio.

Quindi se la tua azienda è rischiosa, nessuno vorrà comprarla, e nessuno vorrà investirci un centesimo, probabilmente molti investitori non la toccherebbero nemmeno con un bastone.

Ha ancora senso indebitarsi fino al collo per aprire un bar?

Se hai seguito o intendi seguire questo iter, non ha per niente senso essere indebitati fino al collo per un bar.

Però mettiamo il caso che tu questo passo lo hai già fatto e adesso ti ritrovi con un locale in mano che non ha valore, o ne ha molto poco,

cosa puoi fare per far acquisire valore al tuo locale?

Se vuoi avere un locale che abbia un vero valore devi essere coraggioso e ragionare controcorrente, decidere di focalizzare la tua azienda su un prodotto o un servizio che sia solo tuo, su cui puoi mettere il tuo marchio di fabbrica.

Questo ti farà perdere clienti?

Si, ti farà perdere tutti i clienti che non sono in target con la tua nuova specializzazione,

ma te ne farà acquisire altri e soprattutto genererà dei fan pronti a vendere il tuo prodotto o servizio al posto tuo.

Questo deve avvenire dall’oggi al domani?

Nulla avviene dall’oggi al domani, quindi ogni decisione che prendi devi tener presente che impiegherai anni per vedere finalmente dei risultati concreti, quindi deve essere una scelta ben ponderata.

Questo avverrà in automatico?

Niente avviene in automatico, devi sempre avere una strategia a monte, che si chiama marketing, senza la tua azienda non gira.

Per capire di cosa sto parlando ti invito a scaricare gratis il primo capitolo di

MAGNETIC BAR

il primo manuale che ti guida passo passo nella creazione del marketing del tuo bar, lo trovi a questo link:

https://baristalibero.com/magnetic-bar/

Commenta l’articolo sul gruppo Facebook di Barista Libero, dimmi il tuo pensiero.

Alla tua Libertà

Mirko Bifano

Elaborazione in corso…
Fatto! Sei nell'elenco.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.