COM’È MESSA LA CULTURA D’IMPRESA IN ITALIA

Barista vediamo come è messa la cutura di impresa in Italia.

Esattamente l’altro ieri, 14/04/2020, ore 15.47, mi è caduto l’occhio su un post scritto da una persona seria su un gruppo fb serio. Mica lercio.it o altro di sarcastico.

Il tema del post era lo sfogo nero su bianco di un Torrefattore, che giustamente lamentava il fatto della poca concretezza con la quale, il suo interlocutore, si era riferito a lui….chiedendogli un “aiuto” per rilevare un Bar in Italia.

Questa persona infatti stava chiedendo, o meglio, si stava guardando “intorno” per vedere chi lo avesse aiutato per rilevare questo locale in cambio di…

Se tu mi aiuti io prendo da te…

C’è qualcuno che mi aiuta io parto eh…

Dammi una mano, e parto…

Eh ma se nessuno mi aiuta come faccio

“Ammè” comunque “vabbene” un piccolo barettino per me e la mia famiglia….non ho grosse pretese…

Ok! Certo….non tutti possono o vogliono diventare GROSSI Imprenditori….va bene, ma una verità che non puoi permetterti di sottovalutare è che il mercato non guarda in faccia a nessuno.

Questa è una realtà.

E’ inutile negarlo, e pensare che tutti possono tirare a campare con lo stretto necessario, assumere “mugliera” e figlio, chiamare il Bar Pincopallo&associati s.n.c e andare avanti nel 2020 e oltre.

Come fai a pensare di aprire OGGI un Bar e chiamarlo così! Che cosa vuol dire?

E cosa trasmetti ai tuoi clienti, con il fine di tenerli legati a te e quindi FATTURARE?

NIENTE! Non hai elementi differenzianti, sei costretto a lavorare for ever 15 ore al giorno, for ever, vivendo alla giornata , sarà questa la tua vita, rinunciando a famiglia, amici e SANA libertà economica!

Si riusciva a campare e fare impresa in questa realtà negli anni’70, dove specialmente in Italia il mercato del lavoro non era saturo.

Lo abbiamo detto in molti articoli sul nostro blog, tra i 233 che abbiamo scritto troverai molti riferimenti relativi a questo.

La cultura d’impresa in Italia era ed è ancora purtroppo vincolata alla bottega e a chi può insegnarti a gestire la bottega.

Non va più bene ragazzi. Non può più funzionare in eterno.

Al primo colpo, alla prima spallata, crolla tutto.

Non è che io mi “diverta” o sia a cuor leggero ma è così…

E’ vero o no? Corona virus? Vi dice qualcosa?

Oppure crisi globale 2008/2009…arrivata poi in Italia nel 2011.

Abbiamo dato il via a Baristalibero.com nel settembre 2018, perché Mirko ed io, lavorando assieme, ci eravamo resi conto degli errori madornali dei nostri imprenditori nell’operare sul campo, contando poi anche sui 6 anni di esperienza dietro al banco, passati da Mirko nel suo locale in Italia.

6 anni in un Bar di paese, 6 anni, 12/15 ore al giorno…sbagliando…e non strutturando la propria attività con le tecniche corrette di marketing che abbiamo imparato poi.

Capendo poi che quando lavoravamo esclusivamente sul prodotto, senza comunicare il nostro messaggio differenziante, con tecniche di Posizionamento nella mente del cliente, era molto ma molto difficile riuscire a costruire il fatturato vivendo giorno per giorno ed ammazzandoci 15 ore nel locale.

Non si può più contare su un’azienda non strutturata a livello di marketing, non si può più contare sulla vendita del caffè al banco e basta…non è più il modo di fare impresa in Italia.

Ci vogliono e saranno sempre più necessarie molteplici fonti di guadagno, più modalità di vendita, on line e off line…sarà necessario acquisire tecniche per una corretta ed indispensabile acquisizione clienti.

Quando hai un tavolo con 4 gambe, pensa ad irrobustirlo, taglialo a metà, aggiungi un pezzo, saldalo bene ed aggiungi 2 gambe….otterrai un tavolo a 6 gambe, giusto?

Passa uno e ti tira un calcio ad una….cade secondo te? No!

Ma tu avrai il tempo necessario per riparare il danno, in quanto in tempi non sospetti avevi pensato a RINFORZARLO, nonostante tutti continuavano ad affidarsi al Tavolo classico da 4 gambe, a vivere la giornata, a spararsi il week end e poi via si ritorna ai soliti ritmi…

Tanto si è sempre fatto così! GIUSTO?

Tu avrai vinto, per te non finirà il mondo, avrai il tempo per ricucire e ringrazierai il momento che hai deciso di pensare al futuro.

Ma come proseguì la disputa tra Torrefattore e richiedente aiuto?

Aiuto gli imprenditori a distinguersi.

Questa fu la risposta.

Reazione? Già possiamo immaginarci la faccia sconcertata del Barista in questione….che cosa vorrà dire?

Perché non mi aiuta economicamente “ebbasta” ?

Io voglio solo partire e poi vediamo!

Eh no ragazzi….non si parte più e poi vediamo non è più il modo di fare impresa in Italia!

Dopo una leggera chiacchierata sempre il Torrefattore fa la fatidica domanda:

“Ma hai mai pensato alla domanda unica da farti:

Perché la gente dovrebbe venire da te, con tutti i locali che hai intorno?

SILENZIO! GHIACCIO!

Questa è stata la reazione! Ragazzi, purtroppo non basta più avere due lire da parte per avviare un’attività e “pensare” di campicchiare 40 anni in tranquillità come fece babbo e zio…oppure ancora peggio, indebitarsi “convinti” di riuscire a ripagare il creditore.

NOI del 2020….DOBBIAMO abbracciare il cambiamento! Dobbiamo avere la forza di capire come fare business d’ora in avanti! Focalizzandoci su

1 IDEA DIFFERENZIANTE e moltiplicarla nel mondo!

Solo così costruirai la tua solida realtà lavorativa a 6 gambe ed anche più.

Non vediamo alcuna differenza parlando di Bar, si assomigliano troppo tra loro. Quali sono le differenze tra uno che apriva il Bar negli anni ’70 ad oggi… poco e niente!

Faccio il Caffè che mi costa 0.10€, lo vendo a 1€ e faccio i soldi!

Tutto corredato da una totale assenza di controllo di gestione, nessuna comprovata soddisfazione del cliente e soprattutto ZERO Marketing.

Che cosa ?? IO?? Marketing? Ma scherzi! “Io non faccio pubblicità”

Qui “laggente” viene pekkè il mio caffè o servizio è il più buono ed a prezzo ottimo.

Non è forse così?

In Italy questa mentalità era troppo troppo radicata…e oggi 14/04/2020 arrivata sta crisi, ne vediamo le conseguenze!

Quanti ristoratori e baristi negli anni, hanno voluto in passato continuare a precorrere la strada già battuta? Senza pensare al futuro?

Si ti capisco, con 3.000 difficoltà al giorno, settimane, mesi ed anni…con tasse comunali assurde, 0 ritorno su queste tasse da parte degli enti, utenze da pagare anche se il locale te lo hanno fatto chiudere…insomma, follie che conosciamo bene.

L’importante ora per chi non si è fatto tanto male con questa crisi è capire come strutturare al meglio la propria attività, per posizionarla bene nella mente dei propri clienti. Trovare l’elemento differenziante rispetto alla concorrenza.

Ma facciamo un salto nel passato, la storia insegna sempre.

In un video del 1997, uno sconosciuto Jeff Bezos dichiarava in tutta tranquillità che 3 anni prima a New York per lavoro, si era imbattuto in una statistica sorprendente.

“L’utilizzo del web stava crescendo del 2.300% all’anno”

Hai letto bene!

“Decisi quindi di provare a trovare un piano aziendale che avesse nel contesto di quella crescita”

Cosa notiamo in queste affermazioni?

Notiamo che un una persona, ai tempi sconosciuta, ha analizzato il mercato,(ricordandosi sempre che è il mercato che comanda) e studiando, ha applicato affinché il suo piano aziendale orientato su quella crescita, riscuotesse successo.

Non si è intestardito affermando che l’on-line non avrebbe mai riscosso successo, o peggio ancora…..sottovalutare una crescita in un rispettivo ambito. Piccola o grande che sia…parlavamo di un +2.300% all’anno…non malaccio dai!

Non ha pensato….bah, apriamo 1 Libreria “Jeff&figlisnc” e tiriamo avanti….sicuramente qualcuno l’ha fatto, sbeffegiandolo, e sul breve periodo è pure riuscito a campare….ma poi? La storia Amazon ormai é Leggenda!

Ritornando al fondatore tutto il successo meritato, ricercato e accolto in tempi non sospetti. Complimenti.

Lo stesso e medesimo pensiero dovrà adottarlo il Barista…dove? Chi? Come? Non so in quale città si trovi, ma sono sicuro che c’è!

E così noi di Barista Libero!

Sempre dalla parte dei Baristi, in Italy soprattutto.

Lo sappiamo bene tutti che non sarà facile ripartire, alcuni neanche ce la faranno e mi dispiace tanto, davvero!

Ma ripeto, LA CULTURA DI IMPRESA IN ITALY , dovrà per forza di cose cambiare!

Sarà durissima rispetto ad altri paesi, dove la mentalità è più aperta, dove le persone si confrontano in maniera più elastica, dove la burocrazia è meno insidiosa che in Italy….ma di sicuro non possiamo mollare!

Ragazzi ve lo dico con tutto il cuore….abbracciate il cambiamento, studiate l’elemento differenziante che vi distinguerà dalla concorrenza, lo diciamo dal 2018 e non sapete quanti ci hanno deriso in questi anni…

Definendoci come i “strani” che non capiamo…che un barista deve fare il barista e basta, ognuno deve fare il suo etc etc….

Va benissimo! Noi incassiamo il colpo, ormai abbiamo il callo, e va bene cosi!

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