Ciao Barista, oggi vediamo come superare la crisi.
Se ci segui da un po’ di tempo sai quanto battiamo il chiodo sulla differenziazione,
lo facciamo esclusivamente perché ci crediamo davvero e possiamo dimostrarlo con centinaia di esempi in tutti i settori,
dove aziende che hanno una differenziazione ben precisa sono emerse dalla massa per conquistare il mondo.
Decidere di intraprendere una strada ben precisa è impegnativo e prevede coraggio,
perché in questo modo non possiamo più cercare di piacere a tutti,
quindi significa restringere la focalizzazione e rinunciare ad un certo tipo di clientela.
in questo modo si supera la crisi.
Sono sicuro che ti starai chiedendo:
allora come mai quel barista del mio paese, negli anni ha fatto il grano, si è comprato il macchinone, la casa eccetera eccetera?
Partiamo dalle basi, dal dopoguerra fino agli anni novanta c’era una carenza di tutto,
esisteva la domanda per qualsiasi cosa, oltretutto drogata da politiche che non potevano continuare oltre,
quindi in questo periodo qualsiasi azienda che apriva riusciva a campare e a crescere, anche in mezzo a tutte aziende uguali.
Intendiamoci e parliamo in modo diretto, se aprivi un bar che vendeva di tutto dal dopoguerra fino agli anni novanta senza fare marketing e senza avere un azienda focalizzata avresti comunque prosperato, perché c’era carenza di qualsiasi cosa.
Pensi che le condizioni di oggi siano le stesse di trenta, quarant’anni fa?
Andiamo, non prendiamoci in giro e non troviamo scuse, altrimenti non troviamo mai il modo di superare la crisi.
Un giorno su Facebook mi arriva un commento su articolo in cui parlavo dell’importanza di avere un proprio prodotto a marchio proprio,
in cui con fare sarcastico diceva che:
“allora mi metto a produrre anche i detersivi che utilizzo per pulire”
Frase più stupida non poteva esistere
Qui si capisce immediatamente quando una persona non vuole cambiare e preferisce continuare a lamentarsi prendendosi il tempo di venire a scrivere sotto ad un nostro articolo solo per la voglia di dire una sciocchezza.
Questo non è il modo di superare una crisi.
Allora gli ho chiesto che strategia avesse per cercare di rendere la sua azienda prospera e grande, ma mi sono solo arrivate polemiche e lamenti, della colpa dello stato, gli immigrati, i terrapiattisti, i rettiliani, ecc… ecc…
In un libro ultimamente ho letto questa frase:
“Perché criticare non è un piano. Rosicare non è un piano. Malignare non è un piano. Dedicare tutta la propria vita a una missione è un piano, quello sì”
Quindi capisci che se vuoi emergere con il tuo bar devi cambiare qualcosa rispetto a quello che stai facendo,
non puoi continuare a lavorare nello stesso identico modo degli altri e poi lamentarti che “ c’è la crisihh”
Dicevamo, la storia è piena di aziende, in tutti i settori, che hanno cercato un’altra strada diversa rispetto ai loro competitor e sono cresciute e continuano a prosperare.
Non voglio fare i soliti esempi, tipo Starbucks o Costa caffè, ma guardiamo anche ad altri tipi di aziende.
Per esempio in Italia, uno dei locali più famosi che ci siano e nonché uno dei locali che fatturano di più in assoluto, IL BOUNTY a Rimini, la nave del divertimento,
un locale aperto 365 giorni all’anno in una città come Rimini che d’inverno voglio dire non è il massimo della vita.
Un locale incentrato su un esperienza straordinaria, sei su una nave dei pirati e vivi la tua grande esperienza coccolato da persone preparate a servire e a vendere.
Il proprietario del Bounty poteva fare un locale “normale” invece di investire per creare un esperienza del genere e poi stare a lamentarsi che d’inverno a Rimini è meglio chiudere che non c’è nessuno in giro!
Questo è l’atteggiamento che ha un barista medio italiano.
Invece devi cercare di capire come fare per migliorare, come ha fatto il proprietario del Bounty, anche partendo da piccoli passi e da piccoli investimenti.
Come detto possiamo fare mille esempi, anche a livelli più grandi,
prendiamo le automobili, vediamo le difficoltà che ha la Fiat o una Citroen o una Skoda a differenza di marchi come Subaru o Great wall, tutte aziende che numeri alla mano dominano la loro nicchia di mercato perché hanno deciso di focalizzare la propria energia,
non volendo fare auto per accontentare tutti, la Subaru si è concentrata sulla trazione integrale e Great Wall sui suv.

Quando parlo quindi di differenziare la tua azienda non parlo solo di prodotto,
esistono centinaia di modi di differenziare la tua azienda anche senza fare grossi investimenti.
Perché anche decidere di focalizzare la tua azienda su un servizio particolare che puoi offrire ai tuoi clienti diverso da tutti è una strategia vincente che magari non ti richiede investimenti ma ti chiede il coraggio di iniziare e di decidere di concentrarti solo su una fetta di clientela.
Lo so che a dirla così sembra facile, ma è una scelta coraggiosa, ti starai facendo mille domande,
starai pensando a come potresti differenziare il tuo bar da tutti gli altri e hai paura di mettere a repentaglio le tue certezze,
ma è un qualcosa a cui devi pensare se vuoi superare la crisi.
Infatti non ti direi mai di fare qualcosa dall’oggi al domani,
ma ti consiglio di iniziare a ragionare sulla tua situazione e di iniziare a fare dei test,
provare a capire se puoi differenziarti in qualche modo e quando hai acquisito più confidenza iniziare a dirigere tutta l’azienda verso quella determinata focalizzazione.
Ti consiglio comunque di non metterci troppo a decidere di focalizzare la tua azienda,
perché il mondo ormai corre velocissimo e non puoi più permetterti di aspettare,
pensa che l’anno scorso hanno abbassato la serranda per sempre tra fallimenti, liquidazioni e procedure extra fallimentari oltre 36.500 piccole e micro imprese cioè aziende come la tua.
Prendi in mano le redini del tuo bar e dirigiti verso una focalizzazione chiara, precisa, e che migliori la tua percezione nei confronti del cliente.
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Mirko Bifano
