Conosci la data di tostatura del caffè che vendi? Perché è importante saperlo?

Perchè conoscere la data di tostatura del caffè? Te lo sei mai chiesto?

Che ci sia un vuoto legislativo sull’etichettatura del caffè è cosa nota, basta prendere un pacco qualsiasi di caffè in grani presente nei bar italiani e leggere sulla confezione.

IL NULLA ASSOLUTO!

Le uniche informazioni che troviamo sono dove è stato tostato il caffè, la data di scadenza e il lotto di produzione.

Poi è lasciato tutto al torrefattore che può decidere quante informazioni dare e se darle.

Perché è importante sapere quando è stato tostato il tuo caffè?

Per conoscere la freschezza del tuo prodotto!

Dovresti consumare un caffè nei primi mesi dopo la tostatura ed invece molto spesso nei bar vengono consumati caffè ormai vecchi a volte anche di anni.

Controlla sulla tua confezione del caffè che servi ai tuoi clienti, che informazioni ci sono?

A meno che tu non lavori con torrefattori illuminati la maggior parte non ti da nessuna informazione,

ci sarà scritta una percentuale di Arabica e Robusta che non vuole dire niente, ne abbiamo già parlato in un altro articolo,

se non lo hai letto dopo dai un’occhiata

NON FARTI FREGARE DAL 100 % ARABICA

Poi ci sarà scritta una data di scadenza, di solito devi andare a ritroso di 2 anni da quella per capire quando è stato prodotto il tuo caffè.

Poi le classiche informazioni sulla torrefazione, ma niente che possa farti capire realmente da dove provengano i grani che stai utilizzando,

che varietà di caffè ci sono all’interno,

tutte informazioni che avresti il diritto di sapere.

Come puoi fare per sapere se il tuo caffè è fresco e da dove proviene?

L’ideale sarebbe assumere il controllo del tuo caffè o al limite bombardare di richieste il tuo fornitore.

Assumiti la responsabilità del tuo prodotto, è molto importante.

Conoscere alla perfezione il tuo caffè, sapere quando è stato tostato, sapere che qualità hai utilizzato, ti renderà un vero professionista,

finalmente potrai dare ai tuoi clienti quelle informazioni che per anni gli sono state negate.

Potrai distinguerti dalla massa creando dei sacchetti di caffè con tutte le informazioni possibili e immaginabili su quel prodotto, ad esempio.

Farlo nel momento che la legge non lo prevede dimostrerà la tua buona fede e la tua trasparenza, di questi tempi sono delle doti rare.

Ovviamente è inutile parlare delle caratteristiche organolettiche scritte sul retro dei sacchetti, mi sono sempre chiesto chi sia il poeta in ditta che butta giù quelle frasi, ovviamente STO SCHERZANDO! 🙂

Sulle caratteristiche organolettiche del prodotto il torrefattore può scrivere quello che vuole, a noi baristi dovrebbe interessare la qualità del caffè e la freschezza,

poi la tazza dimostrerà il resto.

Quindi fatta un po’ di chiarezza sull’etichetta del caffè e nell’attesa che il vuoto legislativo venga colmato come sta avvenendo con tutti gli altri prodotti alimentari,

il mio invito è di prendere coscienza del tuo prodotto di punta, puoi anche decidere di delegarlo ma farlo consapevolmente.

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Alla tua libertà

Mirko Bifano

Mirko Bifano

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